martedì 31 dicembre 2013

"Spirito dei tempi" in luoghi oscuri

di Mattia Sangiuliano
«So our young men hid
with guns, in the dirt
and in the dark places»

P. J. Harvey
Un anno sta per concludersi; fra poche ore piazze e locali di tutto il mondo si riempiranno per celebrare la fine del vecchio anno e l'avvento del nuovo.

Un anno sta per concludersi e, già da settimane, i più grandi social network ripropongono, magari innovandoli, i noti ritrovati digitali per la celebrazione del vecchio, in vista del nuovo che avanza; dagli spot di facebook, da quelle raccolte di eventi che hanno caratterizzato un anno, mediante l'analisi dell'utenza sul social, al curioso montaggio di circa un minuto che plus ha proposto, unendo a caso foto, immagini e video che l'utente ha salvato con della musica campionata per la celebrazione di questi brevi istanti.
In questo marasma di celebrazioni personali, tutto viene sovrastato dalla pompamagna che accoglie, ad onore di cronaca -e di pubblicità- il noto ritrovato di casa Google: "Zeitgeist"; traduzione del tedesco "Spirito dei tempi".

venerdì 27 dicembre 2013

... Perch'io che nella notte abito solo

poesia di Giorgio Caproni, parafrasi e commento di Mattia Sangiuliano

... perch’io, che nella notte abito solo
anch’io, di notte, strusciando un cerino
sul muro, accendo cauto una candela
e riscrivo in silenzio e a lungo il pianto
bianca nella mia mente –apro una vela
timida nella tenebra, e il pennino
che mi bagna la mente...
strusciando che mi scricchiola, anch’io scrivo.

(da: Il seme del piangere)

martedì 24 dicembre 2013

"Inno a Satana" di Giosué Carducci

parafrasi e commento di Mattia Sangiuliano

“A te”; già dall'avvio del componimento è chiaro l'intento oratorio che muove il poeta, il quale, in questo componimento, vuole innalzare un canto allo spirito della modernità. Questa intenzione è chiara già dalle prime righe con la contrapposizione tra ciò che è “spirito” e ciò che è “materia”, in favore di questa seconda componente.
Il poeta riesce ad innalzare un omaggio al nuovo, al rivoluzionario, che rappresenta la rottura con il precedente e vecchio modo di concepire l'esistenza. Con un gioco di figure retoriche e di tematiche estremamente erudite, che gli hanno fatto valere la nomea di antidemocratico, in questo componimento, il Carducci introduce il lettore in un mondo fatto di immagini e di miti anche esoterici, ripresi dalla tradizione cristiana, dal mondo pagano, dalla mitologia greca e dalla letteratura latina, fondendo insieme tutto lo scibile in una cadenzata e precisa versificazione.

giovedì 28 novembre 2013

Stamm

di Mattia Sangiuliano

La pesante porta si apre lentamente sull'ultimo arrivato. Nessuno ci fa caso, a parte quel ragazzo in piedi, appoggiato alla colonna dell'ampia sala del locale; defilato sulla destra dell'ingresso osserva ogni movimento attorno all'ingresso. Nessuno fa caso al vento che, soffiando silenzioso alita un forte sentore di neve nel locale tedesco. Nessuno; neppure le persone che si stringono addosso le felpe e i maglioni rabbrividendo per il freddo momentaneo fanno caso alla porta che si è aperta e richiusa in una manciata di secondi. Nessuno fa caso al tremolio delle candele sui tavoli; tranne lui.
Appoggiato ad una colonna del locale osserva con occhi apparentemente annoiati ma mossi da un incontenibile brivido di emozione il locale e, soprattutto, la porta.
Dopo aver parlato con gli altri studenti riuniti nel locale si è ritirato in quell'angolo appartato ad aspettare. Fra poco il suo gioco avrà inizio.

venerdì 15 novembre 2013

Cambiamenti

Causa del mio soggiorno presso l'università tedesca di Augsburg, nella Baviera, non sono riuscito a gestire regolarmente la piattaforma di Ululati Solitari come mi ero programmato di fare prima della mia partenza. Causa la scarsità di tempo e, soprattutto per colpa dello spirito, risentendo di questo cambiamento, non ho concesso che poco tempo a queste pagine digitali, su cui sto scrivendo ora dopo dieci giorni di silenzio.
A ragion veduta non posso, invero, dire di aver abbandonato il web. Difatti l'esperienza del blog interamente dedicato alla mia esperienza tedesca ha conosciuto un soddisfacente salto in avanti, in relazione al radicarsi di questa nuova propettiva, portando a un crescendo di visualizzazioni e di consensi il mio secondo blog: Ululando in Germania, aggiornato pressocché quotidianamente dalla fine del mese di ottobre, con una notevole varietà di materiale testuale, di foto e di spunti di riflessione; tutte cose che scaturiscono dal confronto tra due mondi così apparentemente lontani: quello tedesco e quello italiano.

martedì 5 novembre 2013

Corrado Passera e la retorica del "vadodestrismo"

di Mattia Sangiuliano

Dall'emblematico e paradigmatico caso di Metteo Renzi che continua a scagliare imperterrito le sue frecce del parto, sino al recente caso del Ministro Passera, accolto da Lerner (qui) con accenti ironici nella destra omaggiandogli un benvenuto con chiaro riferimento a quanto comparso, meno di un'ora prima, sulle pagine del quotidiano nazionale "Il Giornale" (qui).

Come per il "caso Renzi" anche qua, la retorica e le pagine (digitali o cartacee) si riempiono di citazioni, riferimenti, rimandi, critiche e, raramente, qualche sporadica ammirazione.
Un vorticare di opinioni e costruzioni, di parole che vogliono riempire il vuoto del "non-detto" bilanciando tendenze e umori.

domenica 3 novembre 2013

L'uomo con un bersaglio dietro la schiena

di Mattia Sangiuliano

Sono stupito e, lo ammetto, divertito da quanto sia bersagliata la pagina internet del giornalista Gad Lerner, da parte di troll o, più semplicemente, facinorosi del web che si divertono a creare confusione celandosi dietro a quel beneplacito mimetismo che sa donare la fisionomia dell'anonimato da nickname capace di assicurare il riserbo riguardo l'identità della persona.

Il conduttore dell'Infedele, trasmissione di attualità e cultura -che ne dicano gli oppositori- in onda sulla rete La7, diviene letteralmente un bersaglio mobile all'interno della rete. Non appena pubblica qualcosa, magari commentando tematiche di attualità o di politica, viene subito colto da un fiume di critiche digitali, attacchi verbali che vanno dalla semplice contestazione del suo pensiero alla decontestualizzazione delle cose scritte citando articoli anteriori, passando per la più becera offesa personale.

martedì 29 ottobre 2013

Tutto il mondo è paese

di Mattia Sangiuliano

La Germania è avvolta da un alone di mistero, e di ammirazione quasi esoterica, soprattutto in questi tempi di crisi in cui tutta l'Europa sembra vacillare sotto i colpi delle agenzie di rating statunitensi, dei debiti contratti dalle amministrazioni e madre di un impero di disoccupati, rigettati da un mondo del lavoro oramai ripiegato su se stesso, in una crisi che si autoalimenta di promesse e di spettri. Più ci si sposta verso il sud dell'Europa e più la situazione sembra drammatica.
La Germania, fredda terra misteriosa, viene accarezzata con desiderio da molti occhi; meta di pellegrinaggi di lavoratori partiti in cerca di fortuna, non ha visto mai sopire quella scintilla di speranza che l'ha illuminata per molto tempo, sorta di trasposizione europea di quel mito americano del millennio scorso.
Da nord a sud molti italiani l'hanno eletta a meta del loro peregrinare e della loro fuga, portando così una grande concentrazione di emigrati italiani nella regione più ricca dell'intera Germania: la Baviera.

domenica 27 ottobre 2013

Addio Lou Reed

di Mattia Sangiuliano

Lou Reed (1941-2013)
Velvet Underground & Nico: il più bell'album della storia del rock che abbia mai ascoltato.
Lontano da casa, lontano dal vinile dei Velvet e dal vecchio giradischi impolverato, l'altro giorno, mosso da un desiderio di riabbracciare quelle canzoni, quella voce graffiante e quella musica così lontana, per certi versi dal suo stesso tempo, sono andato a ripescare proprio quell'album del 1967 da deezer.

martedì 22 ottobre 2013

La dimensione dell'immaginazione

di Mattia Sangiuliano

Le Voyage dans la lune
La testa pesa, si muove seguendo i sobbalzi del treno che si disincaglia, lentamente, dalla stazione di Stuttgart. Le impalcature e le tettoie di questa maestosa stazione avvolgono i binari in un utero di ferro e cemento che esclude la vista del cielo e della città. Sono stato a Stoccarda per due cambi (andata e ritorno) ma non sono riuscito a vederla. Pazienza.
Dopo pochi istanti si incominciano a scorgere porzioni di cielo notturno, nero ma limpido; nessuna nuvola grava sulla città tedesca ora. Nessuna stella però è visibile in questo cielo; la zona che costeggia la ferrovia regala al viaggiatore una serie di edifici industriali e complessi di uffici che, verticalmente, vanno a grattare il ventre della notte, ma le loro luci (sobrie o colorate che siano, a seconda della pubblicità o dell'effetto che vogliono produrre) nascondono i bagliori stellari in quella che potrebbe essere, a ragion veduta, un'altra dimensione, lontana dalla nostra: inconcepibile nel suo silenzio visivo.
Una flebile luce fa capolino da questi alti palazzoni della capitale del Baden-Württemberg illuminando di lato, appena, le fiancate dei palazzi.
Una luna piena, un cerchio tracciato perfettamente con il più preciso dei compassi si erge, miracolata, su quella distesa di cemento e ferro.

mercoledì 16 ottobre 2013

Una punizione per Priebke

di Mattia Sangiuliano

Il 16 ottobre 1943 avvenne il rastrellamento, da parte di soldati nazisti, del ghetto di Roma. 1.259 le vittime ebree che furono colpite dalla rappresaglia della Gestapo e deportate lontano dalle loro case e dai loro cari.
Oggi cadono i settantanni di questa atrocità. La comunità ebraica di roma si appresta a celebrare la ricorrenza e la memoria di questo evento mentre la salma di Erich Priebke, ex ufficiale nazista deceduto l'11 ottobre scorso, è stata trasportata all'aeroporto militare romano nella notte dopo essere stata bloccata sino a tarda sera allo scalo di Albano Laziale, per via degli scontri che si erano verificati tra manifestanti di destra e di sinistra.

venerdì 11 ottobre 2013

L'eredità di Priebke

di Mattia Sangiuliano

Erich Priebke è morto. Forse questa sarà solo un'altra voce nel fiume delle notizie e delle facili ricondivisioni da social network, sarà inascoltata, disprezzata, usata, criticata e messa da parte.
Esattamente come quel vecchio carceriere nazista che qualche tempo fa compì cento anni, un secolo, balzando ai disonori della cronaca, rievocato in settima pagina da qualche giornale, in qualche specchietto, con vecchie foto "d'epoca" che lo raffiguravano dieci anni prima quando si era fatto vedere per il suo novantesimo anniversario di nascita; un uomo subito accantonato per lasciare i riflettori della cronaca con il silenzio della sua voce, silenzio colmato da qualche strascicata parola dell'avvocato della difesa.

venerdì 27 settembre 2013

Abbreviazioni e società. Quando i supporti vincolano la lingua.

di Mattia Sangiuliano

Il lavoro del filologo consiste nello studiare antichi testi, solitamente copie di manoscritti nella maggior parte dei casi andati perduti o, molto più verosimilmente, distrutti; è un individuo che opera a stretto contatto con un materiale linguistico ed una materia storica; è un restauratore. Le tecniche filologiche vogliono riportare antichi testi al loro originario valore, depurandoli da errori che si sono depositato nel loro contenuto dopo secoli di copiature e di male interpretazioni che li hanno colpiti.
Il filologo deve vedersela con un complesso sistema di abitudini linguistiche e scrittorie per certi versi diverse da quelle contemporanee. Prassi invalsa, nei contesti di copiatura amanuense, quella di ricorrere ad apposite abbreviazioni rigidamente consolidate per evitare lunghe ripetizioni dunque il sacrificio di un preziosissimo materiale: la carta, prima pergamena di papiro, poi carta vera e propria diffusasi dall'oriente, luogo da cui venne importata succesivamente in tutta l'Europa in epoca medievale.

mercoledì 25 settembre 2013

1000 lire (e 100 pagine) possono bastare

di Mattia Sangiuliano

Crisi, carrelli vuoti e strategie per tirare la cinghia. Ma agli amanti della letteratura, sacrificare un libro, costa molti sacrifici. Molte famiglie rinunciano già alla qualità del cibo per una passeggiata in qualche store della apple ma, i libri in meno sullo scaffale, sono una decisione sofferta, un qualcosa di drammaticamente intimo e personale.
Ci pensa la newton e compton a non far sacrificare il piacere della lettura con la collana "LIVE", vera e propria manovra anticrisi che, nel giro di un semestre si è collocata a pieno titolo tra gli scaffali di tutte le librerie o vicino alle casse dei supermercati segnando la rivincita del genere letterario in mezzo al marasma delle riviste di sport, quotidiani e calendari di qualche ex velina.
0,99: la magica cifra che, seguita dal simbolo dell'euro, segna il prezzo di ognuno di questi libri ristampati ed esposti a pochi passi dalle edizioni delle grandi case editrici, in netta (e scorretta) concorrenza.
Dagli autori latini, da Seneca a Cicerone, da Pirandello a Nietzsche con l'Anticristo che fa gola ai lettori più temerari; seguono i grandi classici di Freud che ammiccano al Candido di Voltare, pochi centimetri a sinistra sotto la copertina del Grande Gatsby di Fitzsgerald; il tutto collocato sugli espositori cartonati interamente dedicati alla collana della casa editrice compton.

lunedì 23 settembre 2013

In 'medium' stat virtus

di Mattia Sangiuliano
Come questo sarà, già l’abbiamo detto, ma in più sarà chiaro anche in questo modo: se considereremo di che specie è la natura della virtù.
Aristotele

"La virtù sta nel medium", apportando qualche modifica alla locuzione latina originale si può rappresentare quella che è la sintesi della politica e della propaganda odierna che viene veicolata da molti organi di informazione e di partito.
Con lo scoppio dell'utilizzo di massa dei social per finalità di varia natura comunicativa, non è più la misura della medietà ad essere la virtù ma l'eccesso di promesse e di presenta indipendenza del medium, del mezzo, che deve veicolare l'informazione e le opinioni.
All'interno del sistema lingua si possono distinguere delle varietà (diafasica, diamesica, diatopica, diastratica) che condizionano la forma e la lingua stessa del testo prodotto.
La varietà diamesica è condizionata dal tipo di mezzo utilizzato. Il supporto qualunque esso sia, rete compresa, per sua natura, condiziona il messaggio, è anzitutto un filtro che per certi versi limita la comunicazione di un determinato contenuto mentre, sul versante dell'effetto, amplifica la risonanza del messaggio, in primo luogo grazie all'ampia possibilità di condividere prodotti in un mondo liquido.

sabato 21 settembre 2013

Noia e aeroporti

di Mattia Sangiuliano

Passione per la riproducibilità asfittica, uno spazio chiuso in cui far annegare la noia, uno schema che si riproduce puntata dopo puntata, edizione dopo edizione per ogni programma del palinsesto. Ecco la ricetta per un programma qualsiasi da servire al grande pubblico dei fan del digitale terrestre; il tutto, guarda caso, made in USA filtrato dalla rete D-MAX.

Emblematico l'esempio del programma simil-reality "Airport security": una sorta di pseudo show che riprende la routine di vari aeroporti con la preferenza di quelli australiani, e delle attività di quelle figure che lavorano al suo interno e che devono mantenere la sicurezza evitando l'introduzione di animali, merce di contrabbando, soldi non dichiarati e varie specie di alimenti che possono minacciare l'economia dell'isola.

martedì 17 settembre 2013

"Ululando in Germania" è operativo e on line

Da ieri, 16/09/2013, è divenuto operativo il blog "Ululando in Germania", uno spazio digitale interamente dedicato all'esperienza ERASMUS di Mattia Sangiuliano.

sabato 7 settembre 2013

A digiuno di coerenza

di Mattia Sangiuliano

Un falso lapalissiano? Una svista contrattuale? La tematica del "non sapevo", "non conoscevo", "non ero al corrente"?
La storia italiana è piena di tante piccole incoerenze, sempre giustificate da un'ignoranza che pende come un maglio sul capo di imputati che, pronti a giustificarsi, si fanno scudo dall'abusato "sono una vittima" o, peggio, "mica posso sapere tutto".
Certo non è il caso kazako, e in mezzo non c'è il sempre ignaro e candido Alfano, l'immacolato pupillo del governo Letta, il simbolo di quel matrimonio di riappacificazione che stringe timidamente la mano alla politica (e all'impresa) del primo ministro. Non fosse che il caso in questione intreccia (ancora una volta) la triade capitolina di politica, religione, informazione.

venerdì 30 agosto 2013

Il merito dell'onore

di Mattia Sangiuliano

Quattro nomi e scoppia il caos. Re Giorgio, per carità, ne ha combinate di cotte e di crude, verrebbe da ridere se non facessero sbigottire certe sue prese di posizione ai limiti della costituizionalità.
EPPURE il presidente Napolitano, seguendo i dettami dell'articolo 59 della nostra Costituzione ha scelto quattro personalità che a suo insindacabile giudizio hanno rappresentato e rappresentano tuttora il meglio dell'Italia in campi quali cultura, letteratura, in ambito sociale come in quello intellettuale e soprattutto artistico; oltre il mero e pedantesco valore accademico, abusato per quanto insignificante metro di giudizio, poco più che placebo cartaceo.

venerdì 16 agosto 2013

I luoghi del narratore. Tra finzione e ricerca.

di Mattia Sangiuliano

Il narratore non è l'autore. Le due parole non vanno confuse o associate indiscriminatamente. Il narratore fa parte della finzione narrativa, è una funzione del testo, è una voce che può essere esterna, quando la vicenda viene narrata in terza persona (narratore eterodiegetico), estranea ai fatti; può essere interna ai fatti quando il narratore è uno dei personaggi che prendono parte alla vicenda (narratore omodiegetico). Quando il narratore (eterodiegetico) si mantiene del tutto estraneo ai fatti può dirsi onniscente: conosce lo sviluppo della vicenda e sa tutto dei suoi personaggi, inoltre il procedimento della 'focalizzazione interna' consente al narratore di assumere l'ottica inevitabilmente parziale del personaggio e ci consente di viverne in diretta le aspettative e le delusioni.

lunedì 29 luglio 2013

Tanti auguri 'Herr' Priebke. 100 candeline, per ogni morto delle Fosse Ardeatine

di Mattia Sangiuliano

'Non c'è nulla da festeggiare': frase fatta e d'occasione che solitamente viene pronunciata per segnare e incidere profondi solchi nelle vicende mediatiche tristemente note per la loro tragicità.
Oggi c'è ben poco da festeggiare e da stare allegri.
Che nessun nostalgico della croce uncinata si azzardi a cantare "Tanti auguri a te Erich Priebke", ne in italiano ne in tedesco; e se il buon senso e qualche sano dubbio assillasse anche i nostalgici del fascio littorio, anche questi dovranno esimersi dal rivangare quella storia stravolta e confusa che venerano, fatta di comunanza di ideali tra nazisti e fascisti, sovente uniti nell'endiadi del nazifascismo.

sabato 27 luglio 2013

La democrazia rallenta la crescita

di Mattia Sangiuliano

La democrazia rallenta la crescita, è la sintesi del pensiero napolitaneo. L'uomo che è stato rieletto al colle dai partiti, ben conscio che la convivenza in casa PD-PDL (più la coppia di fatto Monti-Casini), eco di una fallimentare "Casa Vianello Show" tutt'altro che idilliaca, continua a redarguire gli stessi.
Napolitano torna dunque a zittire i partiti e, tacciato di incostituzionalismo, non manca di rispondere a tono persino all'ex presidente Emerito della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti con parole che, se dapprima rasentano la giustificazione, tentano il ridimensionamento delle critiche che poche voci politiche hanno avuto il coraggio di sollevare, mentre il popolo incomincia a dare segni di stanchezza e insofferenza. Napolitano però, senza dileguare i dissensi, contro criticando le parole di Bertinotti sgrida persino quella stampa e quelle personalità che si aggrappano a fatti più di cronaca che di sostanza politica, e sono responsabili di quella "polemica a effetto" che vorrebbe far congelare "un governo ancora fresco di nomina".

mercoledì 17 luglio 2013

Chi è il più forte?

di Mattia Sangiuliano

Don Silvano segue in silenzio il suo anziano superiore attraverso i corridoi bianchi dell'oratorio. Don Roberto provvede ad accendere le luci al neon delle stanze e dei corridoi che attraversa. Un sorriso distende il volte del giovane parroco; davanti a lui immagina la solita espressione seriosa del suo superiore. Il fatto che lo abbia convocato con così tanta fretta dopo aver aperto i cancelli dell'oratorio non fa supporre nulla di buono. Questo almeno rende la passeggiata molto meno gravosa: don Silvano sa che lo attende una lavata di capo.
“Tanto per cambiare” pensa il il giovane prete che, imperturbabile, continua a mantenere quel suo sorriso tranquillo dietro la sua scura barba ascetica ma, con il procedere di quella loro processione, il sorriso del giovane si fa sempre più pesante e difficile da mantenere alle spalle di quell'imperturbabile parroco che lo precede.

martedì 9 luglio 2013

Contro il moto

di Mattia Sangiuliano

I ragazzi entrano nello spiazzale antistante l'ingresso dell'oratorio. Non si muove una foglia. L'umidità penetra nei corpi attraverso i vestiti e colora le guance di rosso. È tutto statico, fermo, immobile.
Un tappeto di foglie copre per intero il campetto chiazzato qua e la da pozzanghere su cui galleggiano delle foglie flosce e macerate dall'acqua stantia.
I muri in cemento armato che abbracciano il campetto sono sormontati da un rete che avvolge l'intero spiazzale dell'oratorio.
Un sole illumina le pozzanghere riverberando la luce che vi si riflette dentro e che rispecchiano quelle fronde mezzo denudate che, dal marciapiede in strada, si sporgono nel campetto scavalcando il muretto, contorte verso quel cielo insolitamente chiaro.
«Non dobbiamo studiare?»
«Fra poco, che fretta c'è?» domanda Andrea.
«Come tutte le altre volte» evidenzia Vittorio
«Se immobile» dice Martina.
«Oddio no! Un'altra filosofa!» esclama Andrea prendendosi la testa fra le mani, tra i sorrisi di tutti.

giovedì 27 giugno 2013

Che fine ha fatto la rivoluzione? Tra Brasile e Turchia, l'Italia galleggia

di Mattia Sangiuliano

La moneta viene lanciata, rotea in aria, riflettendo in mille lampi l'illuminazione dello stadio. Testa o croce non ha importanza nel caleidoscopio mulinante del caso. Ai tifosi delle due squadre da undici uomini cadauna che si affrontano per accedere alla finale della coppa, importa solo dell'azione e dello schema che li terrà inchiodati per 90 minuti (break, recupero e calci di rigore esclusi) alla diretta televisiva. Uomini che si riscaldano sotto gli occhi indemoniati di tifosi dalle facce colorate che inneggiano al capitano della propria squadra.

Ruolo di un tutore

di Mattia Sangiuliano

Il professore si alza dalla sua scrivania dopo aver riposto la penna rossa in un elegante astuccio di pelle che contrasta con la plastica opaca della bic; si lascia alle spalle la sua poltrona imbottita, in velluto rosso, con le cuciture dorate a vista lungo tutto il bordo della suppellettile, a contatto con il legno antico, marrone vivo e ben lucidato dei braccioli, del bordo superiore sopra la testiera e delle zampe intagliate, segno inconfondibile di elevato prestigio e di dignità intellettuale del sacro magistero accademico che il professore svolge.
Proprio il senso di questo suo ruolo è il tema centrale delle riflessioni che si rincorrono nella sua mente mentre, con un'ammaliante movenza, attraversa la stanza spostandosi presso la parete alla destra della scrivania da dove può sbirciare la strada, attraverso il vetro della finestra.

martedì 25 giugno 2013

"Le nere scale della mia taverna" di Sandro Penna

analisi e commento di Mattia S.

Le nere scale della mia taverna
tu discendi tutto intriso di vento.
I bei capelli caduti tu hai
sugli occhi vivi in un mio firmamento
remoto.
Nella fumosa taverna
ora è l'odore del porto e del vento.
Libero vento che modella i corpi
e muove il passo ai bianchi marinai.
                                     (da Poesie)

sabato 22 giugno 2013

Mazzini, padre della democrazia repubblicana

di Mattia S.

Il 22 giugno del 1805 nacque a Genova Giuseppe Mazzini.
Giuseppe Mazzini è stato senza ombra di dubbio una delle personalità più poliedriche del Risorgimento italiano: avverso alla lotta di classe e a ogni forma di collettivismo fu però fautore di un tipo di cooperativismo tra i lavoratori nonché il maggior organizzatore di associazioni di mutuo soccorso costituite da operai e artigiani uniti sotto una causa comune.
Legato all'attività cospiratoria che contraddistinse il periodo della giovinezza fu infatti arrestato e condannato a un breve periodo di carcere per tale attività tra il 1830 e il 1831. In questo stesso periodo di reclusione progettò il movimento politico-insurrezionale Giovine Italia.

giovedì 20 giugno 2013

L'equilibrio di Nemesi

di Mattia S.

«Come ho fatto a farmi convincere...?!» prorompe Andrea, prendendosi la nuca castano scura, quasi rasata, tra le mani, mentre il portone si chiude alle sue spalle con un fragore di vetri.
«Come ho fatto a convincere tua madre!» corregge Vittorio sorridendo nervosamente ma soddisfatto della propria performance di poco prima, mettendosi a camminare svelto, poi di corsa, in direzione della fermata dell'autobus. Subito gli sia affianca ridendo Andrea che non manca di sospirare «Era meglio un anno di... reclusione» compiacendosi di aver trovato la parola giusta.
«Prego amico!» rimarca Vittorio, senza perdere il suo sorriso, mentre entrambi svoltano per l'incrocio mandando all'aria un mucchio di foglie di fresco ammucchiate dagli spazzini del comune.

giovedì 13 giugno 2013

Essere nel giusto

di Mattia S.

Vittorio riaggancia la cornetta del telefono e torna in cucina. Una tenera luce entra nella sala da pranzo facendo brillare le posate argentate davanti al suo piatto e l'acqua nella brocca al centro del tavolo e nel suo bicchiere riempito a metà, posto a lato del suo piatto, sopra la tovaglia a scacchi ripiegata a metà sul tavolo.
L'orologio sopra il forno segna le 14:15. Mentalmente calcola che i suoi non arriveranno per pranzare verso le 14:30, come loro solito; lui deve incontrarsi con Andrea alle 15 in punto.
Vittorio infilza gli ultimi bucatini e spazzola il piccolo strato di unto di burro, lasciato dal suo condimento improvvisato e appoggia il piatto e le posate nel lavandino del piccolo cucinino.
Ora che è giorno quella luce lo attrae irresistibilmente all'esterno, verso il quartiere, verso il suo amico.

lunedì 10 giugno 2013

[Io che come un sonnambulo cammino] di Camillo Sbarbaro

analisi e commento di Mattia S.
Io che come un sonnambulo cammino
per le mie trite vie quotidiane,
vedendoti dinnanzi a me trasalgo.
Tu mi cammini accanto lenta come
una regina.
                Regolo il mio passo
io subito destato dal mio sonno
sul tuo ch'è come una sapiente musica.
E possibilità d'amore e gloria
mi s'affacciano al cuore  me lo gonfiano.
Pei riccioletti folli d'una nuca
per l'ala d'un capello io posso ancora
alleggerirmi della mia tristezza.
Io sono ancora giovane, inesperto
col cuore ponto a tutte le follie.
Una luce si fa nel dormiveglia.
Tutto è sospeso come in un'attesa.
Non penso più. Sono contento e muto.
Batte il mio cuore al ritmo del tuo passo.

domenica 9 giugno 2013

Per questo morirono, per questo vivono

di Mattia S.

Il 9 giugno del 1937, a Bagnoles-de-l'OrneCarlo Rosselli, padre della poetessa Amelia, e suo fratello Nello Rosselli trovarono la morte per mano di un gruppo di militanti della destra francese su mandato dei servizi segreti fascisti.
Molte furono le vittime innocenti del fascismo, molte furono le lapidi dei martiri che il fascio littorio disseminò alle sue spalle in nome di quell'ingiusta avanzata per il consolidamento dell'idolatria del duce. In mezzo a questo stillicidio di innocenti, di intellettuali o ancora di semplici civili, si erge come un faro doloroso, monito e speranza, il nome di Carlo Rosselli.
Rosselli votò una parte considerevole della propria vita per far cadere il nero drappo che avvolgeva la coscienza degli italiani, soggiogati dal culto personalistico di una politica antidemocratica, ingaggiando una battaglia contro il mostro fascista sin dal 1922, militando accanto a Gobetti e a Matteotti.

mercoledì 5 giugno 2013

Dubbio notturno

di Mattia S.

Il vento muove le fronde degli alberi del viale e fa tremare, con la sua pressione, le inferiate in ferro battuto del balconcino della camera da letto di Vittorio. Seguendo il tremore dei vetri, al di qua delle tapparelle abbassate, il ragazzo si rigira nel suo letto. Le gambe si muovono allontanando le lenzuola con piccoli scatti repentini che producono una serie di pieghe sul copriletto. Sbuffando Vittorio scansa le coperte con un brusco gesto del braccio per poi ritirarle con violenza sino al mento. Allo stesso modo si rigira irrequieto sul suo letto avvolgendosi completamente nelle lenzuola, facendo scricchiolare le doghe di legno e, completando la rotazione, ritrovandosi su un interminabile serie di pieghe e di grinze fastidiose, compie un ulteriore rotazione di trecentosessanta gradi in senso opposto, nel vano tentativo di stendere le pieghe del copriletto e di riposizionare in un dignitoso ordine le coperte aggrovigliate. Il tentativo risulta essere tanto infruttuoso da lasciare Vittorio sdraiato e deluso, a pancia in su, con la schiena appoggiata sulle fastidiose grinze che ha prodotto il suo nervosismo notturno.
Sconsolato Vittorio giace immoto, con i piedi oramai scoperti dal lembo del lenzuolo che ha tirato con troppa foga sino al mento. Gli occhi spalancati fissano l'oscurità che lo sovrasta.
«Non lo sopporto...» con un gesto di stizza scansa del tutto le lenzuola e l'imbottita; con uno scatto, ruotando su se stesso, riesce a mettersi seduto sulla sponda del letto, spostando definitivamente il copriletto e denudando il materasso.

venerdì 31 maggio 2013

"L'esercito della libertà"

di Mattia S.


"Stiamo strutturando l’esercito sul territorio nazionale.
Se desideri comandare un reggimento,
impegnarti a gestire gli arruolati della tua zona, a reclutare nuove leve per la causa della difesa di Silvio, a promuovere iniziative e manifestazioni sul tuo territorio e a partecipare attivamente a quelle organizzate a livello centrale,
spedisci una tua foto ed una breve motivazione del perché ami Silvio utilizzando il form qui sotto. Sarai presto contattato dallo staff per essere inserito nel portale.
"

Molte persone che qualche giorno fa hanno letto queste parole si sono messe a ridere. Alcuni hanno pensato ad uno scherzo. Tutte queste ignare persone si sono dovute presto ricredere. Nessuno scherzo, niente candid camera, nessun reality show a sfondo politico; non è saltata fuori nessuna Barbara D'Urso, come un coniglio da un cappello a cilindro, dicendo: “a me sta a cuore”; non è volato nessun tapiro d'oro con tanto di ovazioni pre-registrate. Niente. Solo lo sgomento di molti e la perplessità dei più, di fronte a un sito internet azzurro, estremamente sobrio, semplice per quanto politicamente sopra le righe, con la faccia sorridente di Silvio Berlusconi in primo piano con tanto braccia allargate, nel suo consueto gesto di dispensare una benedizioni o di accogliere un applauso dal pubblico, mentre alle sue spalle campeggia un significativo sfondo mimetico cromaticamente riecheggiante i colori della sua forza politica, sottolineando il carattere politico di un sito, fondato su una tematica paramilitare.

mercoledì 29 maggio 2013

Una questione di metodo

di Mattia S.

“Rosa, rosae, rosae...” il professore, chiuso nel suo studio, corregge la grammatica dei suoi studenti. Declinazione dopo declinazione una luce inonda lentamente la stanza sino a poco prima immersa in un grigiore temporalesco. I raggi illuminano fogli rigorosamente impilati e ordinati sulla scrivania in stile Impero del maestro.
Procedendo nella correzione la penna rossa che stringe in mano scorre sul foglio, seguendo le evoluzioni della bic nera dello studente che ha originariamente impresso la propria calligrafia su quelle carte. In questo procedimento il maestro segna qua e là gli errori dello studente: una croce sopra una lettera di troppo accanto a quel dittongo, aggiungendo una “i” in meno in quello iato e così via, provvedendo a collegare con un trattino rosso ogni impropria separazione che trascura la funzione delle enclitiche.

lunedì 27 maggio 2013

Asfodeli di Sergio Corazzini

commento e analisi di Mattia S.

Madonna, se il cuore v'offersi,
il cuore giovine e scarlatto,
e se voi, con un magnifico atto,
lo accettaste insieme a' miei versi 
di fanciullo poeta, e se voi
con l'olio del vostro amore
teneste vivo il suo splendore
e lo appagaste de' suoi 
capricci assiduamente,
perché ieri lo faceste
sanguinare, lo faceste
lagrimare dolorosamente? 
Tutte le sue gocce rosse
caddero a terra, mute,
e poi che furono cadute
il cuore più non si mosse 
e come per incantamento
in ognuna fiorì un asfodelo,
il triste giglio del cielo
de l'eterno ammonimento.
                                           (da Dolcezze; 1904)

mercoledì 22 maggio 2013

"Il sonno della ragione". Omofobia e negazionismo.

di Mattia S.

"Il sonno della ragione genera mostri", disse il pittore spagnolo Francisco Goya.

È questa l'unica frase che mi rimbomba nella testa da quando ho saputo del gesto estremo dello storico francese Dominique Venner che alle 16:00 del 21 maggio, si è suicidato nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi puntandosi contro una pistola.
Un gesto scioccante, "mai nessuno si era ucciso all'interno della chiesa" non mancano di sottolineare quotidiani e siti di tutta Europa, riprendendo le parole del monsignor Patrick Jacquin. Un gesto reso ancor più sconvolgente proprio dall'aggravante del movente.
Lo storico francese si sarebbe tolto la vita per protestare contro la "mariage por tous" della legislazione del governo del socialista Hollande, recentemente rea, di aver equiparato il diritto di matrimonio e di adozione fra coppie etero e omosessuali.
Lo stesso Venner, qualche ora prima di compiere il gesto estremo, aveva scritto sul suo blog: «Serviranno certamente gesti nuovi, spettacolari e simbolici per scuotere i sonnolenti, le coscienze anestetizzate e risvegliare la memoria delle nostre origini».
Nel suo gesto, e nella condizione sociale attuale, riecheggia la famosa frase dello spagnolo Goya.

venerdì 10 maggio 2013

"Noi stiamo con Kyenge"

di Mattia S.

IUS SOLI o IUS SANGUINIS?

Il dilemma riguardante il tema della cittadinanza torna alla ribalta; dopo le votazioni per le politiche, dopo l'elezione (bis) del Presidente della Repubblica, l'ascesa di Enrico Letta al ruolo di Premier e la rapida quanto travolgente formazione della squadra di governo, verso la quale, per altro, non sono mancate critiche o perlomeno perplessità. IUS SOLI o IUS SANGUINIS?

A riaprire la questione è stata Cécile Kyenge (foto a lato), politica italiana medico e chirurgo, di origine congolese, eletta come deputato del PD il 25 febbraio scorso e, dal 28 aprile, ministro dell'integrazione nel governo Letta. Primo ministro di colore, o nero, come lei stessa preferisce definirsi, che appena eletta ha deposto una proposta di legge (firmata da Bersani e da Speranza) per l'adozione dello IUS SOLI, da parte dello stato italiano.

lunedì 6 maggio 2013

Disamina sul topos dell'osteria ne "il franco cacciatore" di Giorgio Caproni (parte 3 di 3)

(continua da 2 di 3)

di Mattia S.

La nottola è un animale notturno, una specie di pipistrello diffusa su tutta la penisola italiana, si ripresenta in apertura della sezione successiva: "PONTE NERO", dando il nome al primo componimento, quasi a voler gettare un collegamento fra le due sezioni della raccolta:
Ero solo. Andavo.
Seguivo una buia viottola.
Mi batteva il cuore. Ascoltavo
(non c'era altra voce) la nottola.

giovedì 2 maggio 2013

La necrofilia si tinge di "giallo".

di Mattia S.

L'informazione della cronaca nera gode, cibandosene, di tutte quelle disgrazie che hanno luogo (per la maggior parte) sul territorio nazionale e (in minor parte) all'estero. È un mostro che con il tempo è divenuto sempre più scaltro, mimetizzandosi nei palinsesti televisivi e sulle prime pagine dei quotidiani nazionali o di provincia, dapprima come piccolo specchietto, poi divenendo via via il fulcro dell'informazione grazie a immagini sempre più grandi, dettagliate e particolareggiate.
La parola informazione, in questo caso specifico, risulta essere un paradosso linguistico, frutto di un corto circuito terminologico, eppure molte persone apprezzano e seguono con viva apprensione quel tipo di spettacolo che telegiornali e appositi programmi dedicano ai fatti più macabri e sanguinolenti.

mercoledì 1 maggio 2013

Nuovo inizio

di Mattia S.

-Hai preso tutto Samu?
-Si, Mà
-Anche il violino?
-Ce l'ho in mano, e poi vado su per questo!
-Certo, certo; mi raccomando però: stai attento su. Poi ti chiamo appena arrivi. Il caricabatterie lo hai preso?
-Si Mà, è in valigia
La madre abbraccia Samuele e, nonostante le rassicurazioni del figlio gli tira su, fino al mento, la lampo del giubbotto. Come si gira, dopo qualche altra materna raccomandazione, il figlio sospira, sorridendo, e si abbassa di una spanna la zip della giacca. Alla fermata dell'autobus ci sono praticamente tutti: dai genitori di Samuele, ai ragazzi del pub Highlander: la gioventù bruciata, come dicono gli anziani del quartiere, quelli che giocano a briscola nei baretti della zona. I ragazzi parlano tutti tra loro e alcuni rumoreggiano spintonandosi e intonando qualche coretto da stadio diretti da Marco che, per farsi vedere meglio dai coristi improvvisati, è salito in piedi su una panchina.

lunedì 29 aprile 2013

Disamina sul topos dell'osteria ne "il franco cacciatore" di Giorgio Caproni (parte 2 di 3)

(continua da 1 di 3)

di Mattia S.

In quel viaggio che simboleggia la ricerca gnoseologica di Caproni, l'osteria diviene il luogo in cui cercare riposo e ristoro per "le ossa a pezzi", come dice nella poesia "L'ultimo borgo". Nello stesso componimento si può leggere la tematica della "frontiera" che, se in Antefatto veniva declinata con "al limite della foresta", intesa sempre come confine, ora la si può leggere nella sua valenza politica; la frontiera è quel luogo, quella "striscia di terra" (per parafrasare Ungaretti) di nessuno, un ritaglio di terreno, una linea immaginaria, più che fisica, simbolo del traguardo, o ancor peggio, di una tappa; nonostante sia l'obbiettivo non risulta essere che mèta illusoria e vana, resa ancor più evanescente dalle asperità: "la strada/ era stata lunga", "i sassi" che ostacolano, "le crepe dell'asfalto", "i ponti più d'una volta rotti e barcollanti", elementi che rendono ancor più lontana la frontiera, nel momento della riflessione all'interno dell'osteria, nonostante il confine sia soltanto al di là di "un tratto" di terra.

giovedì 25 aprile 2013

Scarpe rotte eppur bisogna andar

di Mattia S.

È giusto festeggiare la liberazione? Domanda retorica questa ma mai, come in questi giorni, scontata e superficiale. Con il passare del tempo e degli anni, sembra di essere stati risucchiati in un gorgo ideologico fatto di retorica asfittica e, in quest'ultimo periodo, di anti-retorica (ovvero una retorica che vuole semplicemente imitare e reinventare, scimmiottando, quella vigente), all'insegna dell'oppositivo non-negativo di una contestazione dello status quo che, come in una struttura dal sapore barocco, si avvita su se stessa in una contrapposizione di elementi antitetici, spesso di cattivo gusto, messi li solo per "generare" quel dato effetto voluto e pilotato.
Se da un lato, l'abitudine a 'subire' determinati costumi ha svilito le manifestazioni dando molto credito a chi addita la faziosità di queste, o il mero elemento folkloristico, dall'altro si è riuscito a mantenere vivo un ideale comune che come un filo rosso attraversa tutta la storia repubblicana, sfidando le opposizioni e le contrapposizioni ideologiche.

mercoledì 24 aprile 2013

Il duro lavoro dell'assessore

di Mattia S.

"Il malvivente 'Flipper' Romoviz a piede libero. Procedono le indagini degli inquirenti mentre lo scandalo getta nel caos il penitenziario di Montacuto, edificato a pochi chilometri dai sobborghi della cittadina portuale di Ancona. Indagini a tutto campo e più di un richiamo ai tutori della legge che non sono riusciti a impedire l'evasione del recidivo violento, stupratore e pluriomicida, conosciuto con il soprannome di 'Flipper'. Le indagini procedono a ritmo serrato; le unità cinofile hanno setacciato in lungo e in largo la zona del carcere alle pendici del monte. L'ipotesi di una fuga via mare o di una presunta caduta è stata subito esclusa dagli inquirenti che stanno seguendo la pista di un possibile complice che possa aver fornito l'aiuto e..."

lunedì 22 aprile 2013

Disamina sul topos dell'osteria ne "il franco cacciatore" di Giorgio Caproni (parte 1 di 3)

di Mattia S.

L'osteria, in Caproni (già trattato qui), è il luogo di partenza di quel viaggio che l'Io lirico del poeta compie alla ricerca di Dio e, non a caso, è il punto di avvio dell'Antefatto che apre la raccolta poetica intitolata "Il franco cacciatore" (1973-1982):
Sedetti fuor dell'osteria,
al limite della foresta.
Aspettai invano. Ore e ore.
Nessun predace in cresta
apparve della malinconia.
Aspettai ancora. Altre ore.
Pensai, in straziata allegria,
al colpo fulminante
del franco cacciatore.

venerdì 19 aprile 2013

La piaga degli "esodati". Senza Mosè e senza manne.

di Mattia S.

Questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto. essi ci vennero con Giacobbe, ciascuno con la sua famiglia.
Emblematiche le parole che aprono l'Esodo, il secondo libro della Bibbia, in cui prosegue il racconto della Genesi: la discendenza scelta è diventata un popolo che, in Egitto, vive in schiavitù. La schiavitù di un popolo che non può opporsi al tragico destino che lo costringe a vivere in catene, sotto la volontà di un tiranno, che diviene legge.

mercoledì 17 aprile 2013

Un appuntamento

di Mattia S.

Uscendo di casa il sole quasi acceca Samuele che è costretto a portarsi la mano sugli occhi per schermarsi dalla luce. Nonostante l'autunno sia bello che incominciato, il bel tempo tiene; sembra quasi di essere in primavera, in una di quelle giornate di tardo aprile con i loro boccioli variopinti che anticipano le infiorescenze, preannunciando una torrida estate. Ma, come può notare Samuele, nonostante il caldo, gli alberi del quartiere stanno perdendo le foglie, unico dato tangibile della stagione che avanza.

martedì 16 aprile 2013

38° parallelo

di Mattia S.

Gli scarponi affondano nel fango per poi risollevarsi a fatica solo per risprofondare, di nuovo, sino alla seconda fibbia della calzatura 100% Army USA, pagata con i soldi dei contribuenti.
Il morale è basso, letteralmente "sotto le suole" proprio in mezzo alla poltiglia maleodorante che stanno calpestando. Il silenzio grava sui militari del plotone. I pochi rumori del sottobosco si mescolano con lo scoordinato scalpiccio sulla malta scivolosa.
I soldati statunitensi, sotto un cielo gravido di pioggia, fissano con occhi spenti il fondo umido su cui poggiano i pesanti scarponi, fucile in spalla, zaini ciondolanti e testa bassa. Da oggi non spareranno un altro colpo in quel teatro del globo. La guerra è stata persa. I movimenti fiacchi e stanchi dei militi americani convergono in un unico e disarmante pensiero: "l'Occidente è stato sconfitto dalle potenze rosse". Già se la vedono, la Russia, ridere di questa sua piccola vittoria, all'interno del suo "blocco" Comunista. Ai soldati a stelle e strisce non importa niente delle trattative del Presidente Truman con Kim Il Sung. A loro preme e brucia solamente questa sconfitta.

lunedì 15 aprile 2013

"Movimento" di Aldo Palazzeschi

parafrasi e commento di Mattia S.

Io vo... tu vai... si va...
Ma non chiedere dove
ti direbbero una bugia:
dove non si sa.
E è tanto bello quando uno va.
Io vo... tu vai... si va...
perché soltanto andare
in un mondo di ciechi
è la felicità.
        
                (da "Via delle cento stelle")

giovedì 11 aprile 2013

"L'avventura d'un automobilista". Italo Calvino dà lezioni per una buona politica.

di Mattia S.


Il breve racconto di Italo Calvino intitolato "L'avventura d'un automobilista", presenta un'interessante architettura che, snodandosi attraverso la narrazione, sviluppa e sostiene una tematica antropologica estremamente attuale.
La vicenda si svolge tutta su una lunga e buia autostrada; come ci dice il narratore una "autostrada a 3 corsie, di quelle con la corsia di mezzo che serve per i sorpassi nelle due direzioni". E mentre corre sulla strada i suoi "pensieri corrono per conto loro in un circuito di alternative e dubbi" che non riesce "a disinnestare", mentre percorre il tratto di strada tra le città A e B.