sabato 24 dicembre 2016

Un grande ritorno "dopo un lungo silenzio" – DD n° 362

recensione di Mattia Sangiuliano


Oltre 20 anni. 20 anni di presenza costante e continuativa. Dopo 20 anni come fidato e immancabile copertinista per la serie regolare, Angelo Stano, sul solco delle iniziative celebranti il trentennale della testata dell'Indagatore dell'incubo, lascia ufficialmente il testimone a Gigi Cavenago, nuova e promettente leva che entrata nella scuderia dylaniata – dopo la prima riuscitissima prova dello scorso mese – si cimenterà con le copertine dell'Indagatore dell'Incubo dal prossimo albo.

lunedì 12 dicembre 2016

Mater dolorosa – DD n° 361

recensione di Mattia Sangiuliano


Fuochi d'artificio e lancio di mortaretti. Dylan Dog (testata) compie trentanni e il suo Dylan Dog (protagonista) non perde lo smalto che dal settembre 1986 lo ha caratterizzato sino ad oggi. Ne sono successe di cotte e di crude – editorialmente parlando – e altre ne succederanno ancora. Ci sono stati alti e bassi, alcuni bassi sono stati particolarmente sentiti da parte del pubblico, diciamocelo. La polemica e la critica, soprattutto nell'ultimo corso della vicenda (editoriale) del nostro eroe, non sono mancate. Ma il nostro Dylan si è sempre rialzato. Nulla può abbatterlo. Neppure la madre di tutte le malattie.

martedì 22 novembre 2016

Remington house – DD n°360

recensione di Mattia Sangiuliano


- Li ha più visti i demoni?
Irene rabbrividisce.
- Sì altre volte.

- Lui crede che sia uno solo 
o pensa che siano tanti?
- Nella bibbia c'è scritto: 
«Il mio nome è legione»[1]

sabato 19 novembre 2016

Un eroe “sul fondo” del baratro – DD n° 359

Recensione di Mattia Sangiuliano


Un passato oscuro e macchiato di sangue da cui è difficile liberarsi si muove sotto la superficie, grava come un macigno il peso di una colpa che non è la propria; questo il macabro gioco che il destino conduce ai nostri danni. “Se guardi troppo a lungo nell'abisso, l'abisso guaderà dentro di te” è la frase nietzscheana colta a pennello per la storia scritta da Matteo Casali. Dylan segue nel baratro di una memoria soggiogata e offesa, il suo nuovo cliente: Holden – come quel giovane protagonista del romanzo di Salinger, esatto. Peculiarità di questo cliente? Una forte ipertimesia, sindrome che gli permette di ricordare tutto, fino al più piccolo dettaglio della sua vita ma che, in maniera distorta, gli consente anche di sintonizzarsi con alcuni killer. E di vivere i loro omicidi.

domenica 30 ottobre 2016

“La fine è il mio inizio” – Dylan Dog speciale n°30

recensione di Mattia Sangiuliano


Buone nuove da “Il pianeta dei morti”. Dopo La casa delle memorieLa fine è il mio inizio: questo il titolo e – felice – postilla che ci rammenta la nuova direzione presa da questa testata annuale, scegliendo di seguire le vicende di un brizzolato e un po' disilluso Old Boy, in un futuribile salto avanti nel tempo; verosimile esito di una scelta fatta dal nostro Dylan, in un antefatto non privo di una dolente nota di rimpianto, che ha portato il mondo ben oltre l'orlo del baratro. E dell'incubo.

mercoledì 26 ottobre 2016

“Il prezzo della carne” sale ogni giorno – DD n°358

recensione di Mattia Sangiuliano

Nella società contemporanea, in termini consumistici, ogni cosa può divenire merce. Tutto può essere comprato, acquistato per soddisfare un proprio impellente bisogno, anche il più infimo. Ogni cosa può essere ottenuta, per saziare un proprio appetito. Anche il più basso. Il più contorto palato può essere accontentato; il più subdolo, truculento e sanguinoso istinto spento.

lunedì 24 ottobre 2016

Riuscito pastiche all'insegna del “Vietato ai minori” – DD n° 357

recensione di Mattia Sangiuliano


Una stella cadente – sprofonda negli abissi di un inferno insondabile. Poco prima di toccare rovinosamente il fondo invoca l'aiuto del nostro Indagatore. Storia a misura di cineasta, trascinerà il nostro Dylan in un vero incubo ad occhi aperti. Soprusi e violenze sono il pane quotidiano di sciacalli che si cibano di questo truculento marciume. Passaggi dell'azione finale capaci di evocare, in un pastiche ben riuscito, il tarantiniano “Bastardi senza gloria”.

lunedì 12 settembre 2016

“Megamultiplex” – ML n°9

recensione di Mattia Sangiuliano


Claudio Chiaverotti ci guida in un altro incubo ad occhi aperti (o quasi) del suo Morgan Lost. Si spengono le luci in sala, fate lo stesso con i vostri cellulari, non sono ammesse distrazioni quando sullo schermo verrà proiettata la vostra vita. O la vostra morte: l'impietoso esito della vostra esistenza, anticipazione amara di una fine violenta, quindi: occhi aperti e guardatevi le spalle! Non siete al sicuro neppure al Megamultiplex.

martedì 6 settembre 2016

“Per morte e per amore” – ML n°8

recensione di Mattia Sangiuliano





Una passione disturbata, o folle, spinge ad agire “per morte e per amore”. Altro tema centrale di questo albo sono le morti cruente e ingiuste, non diverse da quelle legalizzate e “di Stato”. Dalla penna di Claudio Chiaverotti un'indagine oltre il confine di giusto e sbagliato; un sottile filo rosso, capace di macchiare e unire vittima e carnefice, assottiglia ancora di più la distanza fra gli opposti, tra bianco e nero, sprofondandoli in una sottile zona grigia.

mercoledì 20 luglio 2016

“La macchina umana”, storia di ordinaria schiavitù – DD n° 356

recensione di Mattia Sangiuliano


La scala di grigi che tinge le storie – e i tratti – dell'indagatore dell'incubo, ben si presta a questa tipologia di racconto che ha per oggetto proprio il grigio squallore della vita umana burocraticamente vista come oggetto, ingranaggio sostituibile di un meccanismo impazzito, ma perfetto, proprio nel suo macabro e disumano funzionamento. L'essere dis-umanizzato non è che numero gettato in pasto al dio della produzione, che tutto serializza e ottimizza; uomo, dunque, come mero produttore e consumatore; queste le uniche due caratteristiche “sociali” a lui riconosciute.

venerdì 15 luglio 2016

“La follia oltre le stelle” – ML n°7

recensione di Mattia Sangiuliano a “Vulcano 7”


Dalle suggestioni dello scorso mese prende le mosse questo nuovo albo di Morgan Lost. Non più, però, matriosca di racconti e meta-narrazione fumettistica. L'abisso accennato lo scorso mese riempie lo spazio di terrore proposto in questa variante riuscendo a raggiungere vette di inaspettata angoscia con una felice dose di sovrannaturale, congiungendo fantascienza ed esoterismo. Una trama e temi – nonché immagini – che ricordano “2010, L'anno del contatto” il sequel di “2001 Odissea nello spazio”, regia di Kubrik.

venerdì 29 aprile 2016

“L'uomo dei tuoi sogni” e il tuo incubo peggiore – DD n°355

recensione di Mattia Sangiuliano


“Aprile dolce dormire” ci ricorda il vecchio detto, dedicato al mese della primavera e dell'amore. In questo mese Paola Barbato (di recente alle prese con la sua nuova creatura: UT) ci regala una storia tetra pronta a smontare ogni luogo comune legato a questo mese così solare. Proprio a cominciare da quel “dolce dormire” che se sottratto può portare a estreme conseguenze; la risultante di questa privazione, con la complicità di un demone che tiene le chiavi che possono spalancare le porte di un inferno dimenticato, agendo nottetempo, è l'incubo.

venerdì 15 aprile 2016

Quando l'amore può essere letale “ i coniugi Rabbit” uccidono – Morgan Lost n°6

recensione di Mattia Sangiuliano

Copertina di Fabrizio de Tommaso
I conigli rosa uccidono”. Vi ricorda niente questo titolo? No?! È il titolo di una tra le più truculente, e felicemente splatter, delle storie di Dylan Dog. Qualcosa sembra riportare in vita quello stesso universo, non mi riferisco solo ai coniugi assassini che ricordano i simpatici, violenti, sadici e fantasiosi killer dalle grandi orecchie di dylaniata memoria: l'accento cade sulla loro appartenenza al mondo dei cartoon, dei comics per la precisione; l'universo fumettistico da cui provengono, portando con sé l'aria che si percepisce poi in tutta la vicenda, veicola l'ambientazione della trama di questo mese, in cui Lost si trova invischiato  – come al solito, giustamente (nda).

giovedì 24 marzo 2016

Batman vs Superman – uno stomaco di ferro e due palle d'acciaio

recensione di Mattia Sangiuliano


Dio benedica la mia ragazza, quell'angelo caduto dal cielo – da Crypton, forse? – che mi ha accompagnato a vedere Batman vs Superman - Dawn of Justice di Zack Snyder, stesso regista di Man of Steel (2013), il giorno della sua uscita nelle sale italiane. Dio la benedica, per il suo coraggio, perché tutta quella carne alla brace avrebbe causato una bella indigestione a chiunque. E in effetti così è stato, per molte persone.

lunedì 21 marzo 2016

“Miseria e crudeltà” un'indagine di ordinaria violenza – DD n°354

recensione di Mattia Sangiuliano


Fiumi di citazioni per un'ordinaria indagine condotta dall'inquilino di Craven Road, dove “Miseria e crudeltà” sono due pesi posti sulla stessa bilancia; quando si raggiunge l'equilibrio non può che scattare, in tutta la sua violenza purificatrice, l'orrore.

giovedì 17 marzo 2016

“L'orologio del tempo” rintocca la mezzanotte – Morgan Lost n°5

recensione di Mattia Sangiuliano



Tra dolore e orrore il cacciatore di taglie di Claudio Chiaverotti si immerge in un'indagine struggente e toccante, cui fa da cornice una brillante indagine condotta letteralmente contro il tempo, sui bei disegni di Giuseppe Liotti chiamato a coadiuvare il soggetto dell'ideatore.

mercoledì 9 marzo 2016

Tre passi nel delirio con Dylan Dog – Color Fest n° 16

recensione di Mattia Sangiuliano

Tre passi nell'incubo, tre passi nel delirio con il nuovo Dylan Dog Color Fest, n°16, che si rinnova diventando più snello e cambiando carta e cadenza; la prima novità permette di abbassare il prezzo, la seconda garantisce una resa degna di questo nome e la terza garantisce un numero maggiore di uscite per un anno solare. Tante buone notizie ma, bando alle ciance, è ora di uscire per una passeggiata fatta di "Tre passi nel delirio".

mercoledì 24 febbraio 2016

Cinema e horror d'autore per “Il generale inquisitore” – DD n°353

recensione di Mattia Sangiuliano.


Indagine tutt'altro che che semplice per il nostro Dylan che, superfluo dirlo, la ha viste di tutti i colori e anche questo mese non sarà da meno con una storia che ha il sapore del cinema – che lui stesso ama. Assieme a Dylan, l'uscente Marco Marcheselli ne ha viste davvero tante, così come l'entrante direttore editoriale: Michele Masiero, ancora ne avrà da vedere alla guida di questo galeone che è la Sergio Bonelli; compito di timoniere che lo porterà a fare i conti con le rivoluzioni del capitano Recchioni.

martedì 16 febbraio 2016

La “stirpe maledetta” viene dall'inferno – Hellnoir 4di4

recensione di Mattia Sangiuliano


Nulla è per sempre, comprese le belle storie. Prima o poi, anche queste, giungono alla fine. Alcune storie lo hanno scolpito nel loro “DNA”, infatti che Hellnoir sarebbe finito già lo sapevamo da quel primo numero intitolato Una città per cui morire, con quel suo monito stampato nella dicitura 1di4.

mercoledì 10 febbraio 2016

“UT” – Barbato e Roi firmano la nuova serie della SBE

di Mattia Sangiuliano


Indiscrezioni e nebbie parziali avvolgevano la nuova mini-serie della Sergio Bonelli Editore, alcune si sono depositate nel corso dei mesi, sono state svelate a poco a poco – come la data di uscita –, altre cose invece le sapevamo già. Corrado Roi e Paola Barbato firmano la nuova serie a qualche mese di distanza dalla conclusione delle quattro puntate di Hellnoir (Ruju e Freghieri); la casa editrice milanese punta sulla brevitas e su contenuti e storie degne di questo nome. Un universo futuristico e devastato giunge finalmente alla portata dei lettori dopo anni di gestazione.

sabato 6 febbraio 2016

Loreto (AN) - 17.01.2016

foto di @Sangy91 (Mattia Sangiuliano)


giovedì 4 febbraio 2016

“La rosa nera” dietro la follia – Morgan Lost (n° 4)

recensione di Mattia Sangiuliano


Morgan Lost torna alla carica, anche questo mese con una nuova storia capace di far salire un bel brivido lungo la schiena del lettore. Come avevamo detto il mese scorso questa volta calca la scena la figura del serial killer conosciuto con il nome di Wallendream, in tutto il suo tragico – e disturbato – splendore. La meravigliosa copertina, questa volta incorniciata dal blu, porta la ormai nota firma di Fabrizio de Tommaso.

giovedì 21 gennaio 2016

“La calligrafia del dolore” porta più di una firma – DD n° 352

recensione di Mattia Sangiuliano


Chissà se di originalità si può morire. Così non fosse le vittime di questo mese sarebbero state vane. Non mi riferisco solo a quelle dell'albo ma anche all'altra “vittima” ricordata questo mese dall'editoriale di apertura. Mi riferisco a Marco Marcheselli (autore del mio albo preferito di DYD: Oltre la morte, n°88), firma originale e – non a caso – storica dello staff dylaniato, giunto proprio questo mese al pensionamento dopo anni di onorato servizio in casa Bonelli. Una vecchia firma che si prende un po' di riposo, mentre nuove firme trovano spazio tra le pagine di Dylan Dog.

lunedì 11 gennaio 2016

L'abisso guarderà dentro di te – Hellnoir 3di4

recensione di Mattia Sangiuliano


Prendono forma gli intrighi nell'infernale e perennemente grigia Hellnoir. Continua l'indagine di Melvin Soul (QUI 1 e QUI 2) tra tinte cupe e pulp nell'aldilà, e sua figlia Cassie (la mela che non cade mai troppo lontana dall'albero) non è da meno, nel mondo terreno; il mistero si infittisce nel penultimo numero della breve serie (o avventura a puntate, come dir si voglia – nda) ideata da Pasquale Ruju e disegnata da Giovanni Freghieri.

venerdì 8 gennaio 2016

Il sogno di “Mister Sandman” – Morgan Lost n°3

recensione di Mattia Sangiuliano


Un'indagine sulle note di una ballata malinconica dai cui movimenti delicati prende corpo un'indiavolata danza macabra; una danza letale e lieve come la neve invernale che avvolge New Heliopolis ovattando la dolce e drammatica storia d'amore che si origina all'ombra dell'incubo di questo albo. Una storia che ha la leggerezza del sogno, una fiaba sussurrata ma non per questo meno tragica e priva dell'azione che ha caratterizzato i due numeri precedenti di Morgan, il nuovo eroe-antieroe di casa Bonelli, in questa prima e vera avventura slegata dalla storia biografica dei primi due episodi della serie (1 e 2).