recensione di Mattia
Sangiuliano
Una, nessuna o centomila?
Le possibilità dell'essere umano sono infinite, ce lo ripetono – e
ce lo ripetiamo, nda – da anni. Infiniti sono anche i nostri possibili atteggiamenti, i nostri modi d'essere quotidianamente, in pubblico o
nella vita privata. La visione della molteplicità
delle maschere possiamo adottare a seconda della circostanza, in base al
contesto in cui ci troviamo, è lo standard dell'uomo che si dibatte
tra moderno e post-moderno; se prima c'era qualcosa da nascondere
sotto una superficie d'apparenza ora, similmente, si punta
l'attenzione al modo d'apparire. Nulla di strano – è la società
che ce lo chiede, baby. Sicuramente risulta essere più inquietante
l'inversione dei termini, prendendo come punto fisso la maschera
esteriore, la parvenza più immediata data dalla pelle, si cambia
invece quello che c'è dietro: la personalità.