recensione
di Mattia Sangiuliano
Claudio
Chiaverotti ci guida in un altro incubo ad occhi aperti (o quasi) del suo Morgan Lost. Si spengono le luci in sala, fate lo stesso
con i vostri cellulari, non sono ammesse distrazioni quando sullo schermo verrà
proiettata la vostra vita. O la vostra morte: l'impietoso esito della vostra
esistenza, anticipazione amara di una fine violenta, quindi: occhi aperti e
guardatevi le spalle! Non siete al sicuro neppure al Megamultiplex.