recensione di Mattia
Sangiuliano
Buone nuove da “Il
pianeta dei morti”. Dopo La casa delle memorie, La fine
è il mio inizio:
questo il titolo e – felice – postilla che ci rammenta la nuova
direzione presa da questa testata annuale, scegliendo di seguire le
vicende di un brizzolato e un po' disilluso Old Boy, in un futuribile
salto avanti nel tempo; verosimile esito di una scelta fatta dal
nostro Dylan, in un antefatto non privo di una dolente nota di
rimpianto, che ha portato il mondo ben oltre l'orlo del baratro. E
dell'incubo.