giovedì 4 febbraio 2016

“La rosa nera” dietro la follia – Morgan Lost (n° 4)

recensione di Mattia Sangiuliano


Morgan Lost torna alla carica, anche questo mese con una nuova storia capace di far salire un bel brivido lungo la schiena del lettore. Come avevamo detto il mese scorso questa volta calca la scena la figura del serial killer conosciuto con il nome di Wallendream, in tutto il suo tragico – e disturbato – splendore. La meravigliosa copertina, questa volta incorniciata dal blu, porta la ormai nota firma di Fabrizio de Tommaso.


Un'altra avventura per il cacciatore di taglie mascherato; una storia disturbante che si affaccia oltre il baratro oscuro della follia di una mente distorta come quella di Wallendream, scritta dall'ideatore del personaggio, Claudio Chiaverotti che, anche questo mese, tiene le redini del suo soggetto riuscendo a non far cadere l'originalità della sua creatura. Delineando la psicologia e la figura conturbante della “rockstar” in una cupa, e sempre più sordida, New Heliopolis.





Pandora Stillman torna sulla scena, dopa la sua apparizione nel secondo volume. Pandora sarà chiamata a fronteggiare il suo passato, a rivivere, il suo primo e terribile incontro con Wallendream, in una storia turpe, violenta, capace di mostrare il volto di una follia malata smascherata alla sua radice e il dramma che nasce dall'ombra di un incubo dimenticato nei recessi della memoria, estemporaneamente svelato al lettore.




Nuova mano alle tavole di questa avventura. Val Romeo guida abilmente il lettore nell'innevata New Heliopolis, sullo skyline cittadino a bordo delle mongolfiere che la sorvolano, nei bassifondi degradati e negli interni. Il tratto cura con maestria sin nel dettaglio i personaggi, particolareggiandoli persino nelle ombreggiature, con meravigliosi contrasti, rispettandone le caratteristiche, senza prendersi troppe licenze, unitamente all'originale colore dell'albo: scala di grigi e rosso, capace di gettare calore sulla gelida città e sulle passioni che la dominano in questo racconto. Follia, rabbia, dolore: in un suggestivo e coinvolgente albo, carico di emozioni e tensioni.



“La rosa nera”, un albo che dissipa qualche mistero raccontando la storia del criminale per eccellenza e narrando una storia cruda e conturbante; una storia violenta, capace di avviluppare il lettore in un vortice di follia, nella mente di un serial killer atipico, indefinito e scaltro, amorfo, capace di distruggersi e di ricrearsi, in un certo senso di immolarsi, ma anche dell'indagine che il nostro cacciatore di taglie dovrà mettere in campo per tentare di smascherare e fermare il suo nemico.


Morgan Lost è un personaggio capace di attrarre il lettore, già da quel suo spiccato senso del dovere che lo presenta sin da subito come l'uomo giusto per il lavoro giusto, ideale per quel “mondo sbagliato” rappresentato dalla violenta e ucronica New Heliopolis. Il cacciatore adatto, in questo albo più che mai.


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