recensione di Mattia
Sangiuliano
Morgan Lost torna alla
carica, anche questo mese con una nuova storia capace di far salire
un bel brivido lungo la schiena del lettore. Come avevamo detto il mese scorso questa volta calca la scena la figura del serial killer
conosciuto con il nome di Wallendream, in tutto il suo tragico – e
disturbato – splendore. La meravigliosa copertina, questa volta
incorniciata dal blu, porta la ormai nota firma di Fabrizio de
Tommaso.
Un'altra
avventura per il cacciatore di taglie mascherato; una storia
disturbante che si affaccia oltre il baratro oscuro della follia di
una mente distorta come quella di Wallendream, scritta dall'ideatore
del personaggio, Claudio Chiaverotti che, anche questo mese,
tiene le redini del suo soggetto riuscendo a non far cadere
l'originalità della sua creatura. Delineando la psicologia e la
figura conturbante della “rockstar” in una cupa, e sempre più
sordida, New Heliopolis.
Pandora
Stillman torna sulla scena, dopa la sua apparizione nel secondo volume. Pandora sarà chiamata a fronteggiare il suo passato, a
rivivere, il suo primo e terribile incontro con Wallendream, in una
storia turpe, violenta, capace di mostrare il volto di una follia
malata smascherata alla sua radice e il dramma che nasce dall'ombra
di un incubo dimenticato nei recessi della memoria, estemporaneamente
svelato al lettore.
Nuova
mano alle tavole di questa avventura. Val Romeo guida
abilmente il lettore nell'innevata New Heliopolis, sullo skyline
cittadino a bordo delle mongolfiere che la sorvolano, nei bassifondi
degradati e negli interni. Il tratto cura con maestria sin nel
dettaglio i personaggi, particolareggiandoli persino nelle
ombreggiature, con meravigliosi contrasti, rispettandone le
caratteristiche, senza prendersi troppe licenze, unitamente
all'originale colore dell'albo: scala di grigi e rosso, capace di
gettare calore sulla gelida città e sulle passioni che la dominano
in questo racconto. Follia, rabbia, dolore: in un suggestivo e
coinvolgente albo, carico di emozioni e tensioni.
“La
rosa nera”, un albo che dissipa qualche mistero raccontando la
storia del criminale per eccellenza e narrando una storia cruda e
conturbante; una storia violenta, capace di avviluppare il lettore in
un vortice di follia, nella mente di un serial killer atipico,
indefinito e scaltro, amorfo, capace di distruggersi e di ricrearsi,
in un certo senso di immolarsi, ma anche dell'indagine che il nostro
cacciatore di taglie dovrà mettere in campo per tentare di
smascherare e fermare il suo nemico.
Morgan
Lost è un personaggio capace di attrarre il lettore, già da quel
suo spiccato senso del dovere che lo presenta sin da subito come
l'uomo giusto per il lavoro giusto, ideale per quel “mondo
sbagliato” rappresentato dalla violenta e ucronica New Heliopolis.
Il cacciatore adatto, in questo albo più che mai.
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