venerdì 15 luglio 2016

“La follia oltre le stelle” – ML n°7

recensione di Mattia Sangiuliano a “Vulcano 7”


Dalle suggestioni dello scorso mese prende le mosse questo nuovo albo di Morgan Lost. Non più, però, matriosca di racconti e meta-narrazione fumettistica. L'abisso accennato lo scorso mese riempie lo spazio di terrore proposto in questa variante riuscendo a raggiungere vette di inaspettata angoscia con una felice dose di sovrannaturale, congiungendo fantascienza ed esoterismo. Una trama e temi – nonché immagini – che ricordano “2010, L'anno del contatto” il sequel di “2001 Odissea nello spazio”, regia di Kubrik.


Nello spazio nessuno può sentirti urlare. Ma tutti possono vederti morire, a quanto pare. Questo è l'incipit della storia: quattro milioni di spettatori assistono al più efferato omicidio della storia, tutti sprofondati nell'impotenza della distanza siderale che li separa dalla scena del delitto. Ancora una volta un'interessante trovata di Chiaverotti che continua a colonizzare con fatti e trovate degne di nota la dimensione ucronica dell'universo di cui è creatore, in cui Lost – di cui è padre – risulta essere la stella più luminosa (e ricca di particolari).




Chiaverotti ci fa immergere in una macabra follia alla deriva tra spazi siderali: interstizi delle profondità dell'animo umano, tra sete di verità e voglia di vendetta; la morte sembra essere l'unico movente che spinge un'anima dannata. I disegni di Andrea Fattori regalano una riuscitissima sponda alla dimensione onirica di certi passaggi che tengono incollati alle pagine. L'indagine del cacciatore di taglie Morgan Lost procede con le interessanti “visioni” del finale che, giocando con il dipanarsi della vicenda, conducono verso l'epilogo chiarificatore del dramma.


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