domenica 13 dicembre 2015

“Cherchez la femme”, Hellnoir (n°2) – tutta colpa delle donne.

Recensione di Mattia Sangiuliano


La coppia Ruju-Freghieri regge il colpo di questo 2 di 4 ambientato ad Hellnoir, e Mel, un po' ammaccato dallo scontro lasciato in sospeso lo scorso mese, ritrova lo smalto tipico del detective privato dopo il volgere delle prime pagine. Riprendendo e approfondendo l'universo infernale di Ruju e del suo instancabile investigatore.



Prendono forma gli intrighi che attraversano Hellnoir; nel dedalo di strade del quartiere ai confini dell'inferno, un gradino sopra l'anarchia totale, lasciato al suo destino di violenza e giochi di potere, vediamo così muoversi e definirsi la funzione, temibile e violenta, che caratterizza i Deam all'interno di quell'oltretomba demoniaca ideata da Pasquale Ruju, disegnata da Giovanni Freghieri.




Dopo lo spiacevole incontro di Mel con due non troppo gioviali Deam guerrieri, l'investigatore privato – con il suo immancabile cappotto beige – riceverà la (s)piacevole visita di altre due creature demoniache: il direttore della polizia di Hellnoir e un'infernale e seducente femme fatale. Inutile dire come la faccenda si complichi per il nostro detective. Decisamente in picchiata con l'accettazione del pericoloso caso offerto dalla avvenente e potente Deam dell'alta società: Kyra.

Il caro Mel, sulle tracce della defunta Blanche, per aiutare la sua – viva e vegeta – amata figlia, si ritrova la vita complicata, messa in serio pericolo, in quel grigio e turbolento inferno dimenticato da Dio e dal diavolo in persona, proprio da un'altra donna, venuta a bussare direttamente alla sua porta in cerca di aiuto. Pericolosa e sensuale quanto demoniaca.


Prosegue l'indagine cominciata il mese scorso con un pizzico di azione in più in questo secondo numero (di 4) della coppia Freghieri-Ruju, alle prese con l'inferno noir ideato dal secondo. Tra piani dimensionali che si intersecano e una trama che si infittisce, incalza la caccia a Blanche, tra demoni e anime prave, in quell'inferno in cui Melvin Soul si è ritrovato suo malgrado a vivere dopo essere stato tolto di mezzo. L'indagine, condotta dalla figlia di Mel, Cassie Soul, continua anche nel mondo terreno; ambiente non meno pericolo di quello infernale dal momento in cui qualcuno non gradisce l'indagine di Cassie, reputandola un ostacolo.



Giochi di potere e sete che lo sottende, intrighi e fosche trame, inseguono i protagonisti sino all'inferno; tutto il mondo è paese, verrebbe da dire, per poi aggiungere: e l'aldilà non è da meno! Violenza e brutalità sottendono l'operato di quegli uomini che cercano, o vogliono consolidare, un proprio potere. Vittime delle passioni che ne guidano l'operato.





Sesso, violenza, sete di potere, nel mondo terreno come in quell'inferno immaginato da Ruju e reso dalle impeccabili chine di Giovanni Freghieri, disegnatore capace di passare da un netto e chiaro taglio contemporaneo del presente a un noir tradizionale, per rendere marcata – e distinta – l'atmosfera pulp del suo inferno. Un inferno che inghiotte le sue vittime e in cui le donne sembrano farla da padrone, al contempo oggetto, vittime e macchinatrici del potere che tutto governa.




Titolo importante, citazione e omaggio alla più fiera e militante tradizione pulp o noir, del giallo: “cercate la femmina”. Tradizione che, come si rispetti, in quell'universo di indagine, vede nella donna la radice di ogni problema. La frase assume il significato rivelatore di “trovate la radice del problema”. Guarda caso una donna. In fondo, persino all'inferno: cosa non si farebbe per le donne?


2 commenti:

  1. Grazie per la bella recensione, Mattia, ma - ehm - l'autore dei testi sarei io, e Giovanni ha realizzato i disegni ;)

    Pasquale

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    Risposte
    1. Grazie per la segnalazione, mi scuso per il grossolano errore. Ho provveduto ad aggiornare l'articolo.

      Saluti,
      Mattia.

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