Recensione
di Mattia Sangiuliano
La coppia Ruju-Freghieri regge il colpo di questo 2 di 4 ambientato ad Hellnoir, e Mel, un po' ammaccato dallo scontro lasciato in sospeso lo scorso mese, ritrova lo smalto tipico del detective privato dopo il volgere delle prime pagine. Riprendendo e approfondendo l'universo infernale di Ruju e del suo instancabile investigatore.
Prendono
forma gli intrighi che attraversano Hellnoir; nel dedalo di strade del quartiere
ai confini dell'inferno, un gradino sopra l'anarchia totale, lasciato al suo
destino di violenza e giochi di potere, vediamo così muoversi e definirsi la funzione,
temibile e violenta, che caratterizza i Deam all'interno di quell'oltretomba demoniaca ideata da Pasquale Ruju, disegnata da Giovanni Freghieri.
Dopo
lo spiacevole incontro di Mel con due non troppo gioviali Deam guerrieri,
l'investigatore privato – con il suo immancabile cappotto beige – riceverà la (s)piacevole visita di altre due creature demoniache: il direttore della polizia
di Hellnoir e un'infernale e seducente femme fatale. Inutile dire come la faccenda si complichi
per il nostro detective. Decisamente in picchiata con l'accettazione del
pericoloso caso offerto dalla avvenente e potente Deam dell'alta società: Kyra.
Il
caro Mel, sulle tracce della defunta Blanche, per aiutare la sua – viva e
vegeta – amata figlia, si ritrova la vita complicata, messa in serio pericolo,
in quel grigio e turbolento inferno dimenticato da Dio e dal diavolo in
persona, proprio da un'altra donna, venuta a bussare direttamente alla sua porta in cerca di
aiuto. Pericolosa e sensuale quanto demoniaca.
Prosegue
l'indagine cominciata il mese scorso con un pizzico di azione in più in questo
secondo numero (di 4) della coppia Freghieri-Ruju, alle prese con l'inferno
noir ideato dal secondo. Tra piani dimensionali che si intersecano e una trama
che si infittisce, incalza la caccia a Blanche, tra demoni e anime prave, in
quell'inferno in cui Melvin Soul si è ritrovato suo malgrado a vivere dopo essere stato
tolto di mezzo. L'indagine, condotta dalla figlia di Mel, Cassie Soul, continua
anche nel mondo terreno; ambiente non meno pericolo di quello infernale dal
momento in cui qualcuno non gradisce l'indagine di Cassie, reputandola un
ostacolo.
Sesso,
violenza, sete di potere, nel mondo terreno come in quell'inferno immaginato da Ruju e reso dalle impeccabili chine di Giovanni Freghieri, disegnatore capace di passare da un netto e
chiaro taglio contemporaneo del presente a un noir tradizionale, per rendere marcata – e distinta – l'atmosfera pulp del suo inferno. Un inferno che inghiotte le sue vittime e in
cui le donne sembrano farla da padrone, al contempo oggetto, vittime e
macchinatrici del potere che tutto governa.
Titolo
importante, citazione e omaggio alla più fiera e militante tradizione pulp o
noir, del giallo: “cercate la femmina”. Tradizione che, come si rispetti, in
quell'universo di indagine, vede nella donna la radice di ogni problema. La
frase assume il significato rivelatore di “trovate la radice del problema”.
Guarda caso una donna. In fondo, persino all'inferno: cosa non si farebbe per
le donne?
Grazie per la bella recensione, Mattia, ma - ehm - l'autore dei testi sarei io, e Giovanni ha realizzato i disegni ;)
RispondiEliminaPasquale
Grazie per la segnalazione, mi scuso per il grossolano errore. Ho provveduto ad aggiornare l'articolo.
EliminaSaluti,
Mattia.