giovedì 29 ottobre 2015

“L'uomo dell'ultima notte” è Morgan Lost (n°1)

recensione di Mattia Sangiuliano


Questo mese le edicole e le fumetterie aprono le loro porte ad un nuovo personaggio di casa Bonelli, dando finalmente un volto a quell'eroe che, da qualche mese, prima in ombra, poi in maniera più manifesta, ha iniziato a circolare qua e là sulla rete, anticipando il lancio ufficiale della serie. Morgan Lost è il nome del protagonista di questa nuova serie edita dalla Sergio Bonelli Editore e Claudio Chiaverotti l'artista, e padre, che ha creato il personaggio.


Morgan Lost è un fumetto atipico, innovativo per il suo modo di porsi, in maniera totalmente di rottura – su tutta la linea – con il listino messo in mostra dalla SBE; innovativo soprattutto per i numerosi spunti, frutto della mente creativa di Chiaverotti, evocati tra le sue pagine proprio per questa apparizione che ci auguriamo possa non essere solo il fuoco di paglia di un numero pilota ma qualcosa che riuscirà a portare avanti tutte quelle idee che sono state, letteralmente, gettate in pasto ai lettori, che sicuramente desiderosi, una volta divorato l'albo n°1, di averne ancora. E io fra questi, non lo nego.



Morgan Lost è un personaggio atipico, fuori dal comune, capace di insidiare la quarta parete del fumetto: (anti)eroe daltonico, di una particolare variante di daltonia, vede in scala di grigi, bianco e nero, e... rosso. Esattamente come in un fumetto o in una pellicola cinematografica. I disegni di Michele Rubini sposano alla perfezione la narrazione, gli ambienti e i personaggi, nonché il protagonista di questa prima notte. Il protagonista è un cacciatore di taglie di un passato alternativo ambientato negli anni '50 (siamo nel 1953), in cui alcuni importanti fatti non si sono verificati, cosa da niente, tipo la seconda guerra mondiale e altre cosucce vagamente ucroniche1.



Sequenze a tratti cinematografiche, arricchite da flashback e visioni allucinate in una società che sembra cibarsi, assuefatta o, peggio, abituata alla violenza imperversante tra le sue vie, al punto da aver reso possibile un telegiornale interamente dedicato ai serial killer più pericolosi che scalano una vera e propria classifica, indice di gusto e gradimento del grande pubblico; criminali, con tanto di taglia sulla testa, celebrati e osannati – al limite del parossismo – come delle vere e proprie star. Inutile sottolineare una sottile critica sociale, nella nostra società, in cui il confine tra cronaca, spettacolo e mediatizzazione della violenza è sempre più sottile.




Siamo di fronte ad un fumetto che riesce a mescere insieme le varie tinte del giallo, dal noir all'hard boiled, anche se è ancora presto per dirlo con certezza per tutta la serie; la detection è un elemento di certo fondamentale nella vicenda del personaggio di Chiaverotti, in cui quel sesto senso del protagonista (mezzo punto sopra quello di Dylan Dog) consiste in una sorta di innata capacità empatica che lo spinge a immedesimarsi nella mente degli spietati serial killer e omicidi che popolano la città di New Heliopolis, mietendo le loro vittime all'ombra di grattaceli adornati con gargoyle rimandanti alle divinità e alla simbologia dell'antico Egitto.


Solo una postilla riguardante la trama che ha letteralmente gettato in grembo al lettore senza troppi segreti – e molte indiscrezioni – le origini di Morgan Lost. L'uomo dell'ultima notte è un primo albo che, senza troppo girarci attorno, mostra la genesi del personaggio, genesi che continuerà ad essere chiarita con ogni probabilità il prossimo mese, seconda parte di questa storia. Il resto della serie, sarà poi progettato in modo che ogni albo, indipendente, possa rispettare una certa continuità narrativa.



1Ucronia: Dal francese uchronie, “tempo che non esiste”; si dice anche “storia alternativa” una storia, o narrazione, che stravolge i fatti storici reali proponendo generalmente universi alternativi in cui questi fatti sono ambientati.

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