domenica 24 febbraio 2013

Voto per la Democrazia

di [Claude]


In data odierna, nelle varie città di provenienza, tutti i membri della redazione di "Ululati Solitari" si sono recati a votare.
Strade semideserte, qualche macchina in movimento, qualche anziano in giro. Il bollettino meteo delle 8:00 stigmatizzava la neve del Nord e la pioggia del Centro.

Qui il tempo è grigio e pieno di un-qualcosa-di-frizzante che impregna l'aria. Puzza di Democrazia... e ci piace da morire.
Ci rechiamo nelle scuole medie ed elementari adibite e attrezzate, dai vari comuni, per accogliere scrutatori e forze dell'ordine. 


Alle 8:30 salgo le scale della mia vecchia scuola media sino al seggio numero 15. Saluto le poliziotte che passeggiano per i corridoi e prendo posto dietro una coppia di anziani fuori della mia vecchia classe.
Qualche parola, qualche commento, qualche sorriso. Nessuno si sbilancia dichiarando quale sarà il simbolo che coprirà con una croce. Tacito pudore politico. Mi piace.
Tutto è pregno di sacrale rispetto per l'ufficio del voto.
Si libera una cabina; con un cenno del capo, il presidente di seggio, mi invita ad entrare. Sfilo tra i banchi disposti a ferro di cavallo, documenti alla mano. Non ho bisogno di guardarmi intorno per sapere che l'aula è sempre la stessa. Carta d'identità alla scrutatrice, tessera elettorale al presidente che recita il mio nome. Mi godo il rito di identificazione e quello di consegna degli strumenti per fare il mio dovere di elettore: matita e foglio rosa per votare alla Camera (fra qualche anno potrò adempiere al mio dovere per il Senato).
Entro nella cabina numero 3. Ammiro i bordi rosa della cornice della scheda. Voto. Piego il foglio, impugno la matita, apro la tendina ed esco. "Inscatolo" la scheda assaporando il suono ovattato del foglio ripiegato che cade. Poche schede; per fortuna la giornata è ancora lunga... e si può votare anche domani.


Negli ultimi mesi si è discusso molto se sia o meno giusto votare, se l'astensionismo possa essere o meno un messaggio utile per far capire alle alte sfere che le cose non funzionano, che bisogna cambiare, rinnovare e via discorrendo.
Noi di "Ululati Solitari" crediamo fermamente nel voto. Noi crediamo che. adempiendo al sacrosanto diritto di votare, la società possa avvicinarsi ad un più evoluto stadio di Democrazia; crediamo che la partecipazione anche attraverso il voto sia uno dei primi e grandi passi che ci possano far avvicinare ad un impegno cosciente del dovere dell'elettore. Votare è un diritto che diviene dovere nel momento in cui abbraccia, con coscienza, il sentimento di essere partecipi di un più grande meccanismo.

La redazione di "Ululati Solitari" è andata a votare con un pensiero rivolto a tutti quegli studenti ERASMUS (o più in generale fuori sede) cui non è stata riconosciuta la possibilità di votare all'estero e a cui non è stata confermata la proposta di riduzione dei costi per il rimpatrio, in vista delle elezioni politiche.

1 commento:

  1. Grazie per questo bellissimo articolo Claude. Confido in altre collaborazioni.

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