di Mattia Sangiuliano.
Siamo la generazione figlia del ti amo
di bene che vuole amare senza impegno e impegnarsi senza amare e
siamo pure quelli che vorrebbero stare accanto ad una persona ma
misurano il rapporto in bit e led illuminati siamo i duri e gli
spavaldi che si inginocchiano carponi supplicando di ripensarci e se
non piangiamo mai a volte tocca perché siamo quelli che si piegano
ma non si spezzano quelli che cercano di cambiare le persone senza
voler cambiare sé stessi così siamo gli artisti della fuga dai
vincoli affettivi ma in fondo ci speravamo dall'inizio del film che
Audrey se lo sposasse perché ci piacciono le stelle ma teniamo lo
sguardo a terra per non venire accecati e se ci piace la compagnia
preferiamo godercela da soli per non bruciare le tappe e siamo gli
eterni commensali della domenica a cena dai miei e il lunedì dai
tuoi ma ognuno a dormire a casa sua o ci facciamo solo condizionare
dal sangue siamo l'armata delle mezze verità a denti stretti e della
sincerità con gli estranei e delle menzogne con chi abbiamo accanto
così siamo quelli del è meglio non pensarci per non soffrire mentre
in realtà soffriamo se non ci pensiamo e quando invece ci pensiamo
più ci pensiamo e più ci facciamo del male e nella nostra insicurezza ci ritroviamo ad essere
quelli del prendiamo le decisioni insieme ma prima decidi tu o decido
io poi ti faccio sapere o tu dimmi la tua e guardarsi e
parlarsi pesa mentre proviamo grandi discorsi davanti allo specchio
per poi mandare in frantumi le insicurezze in schegge balbuzienti
allora siamo quelli che affogano la testa nella bevuta del fine
settimana per avere il cuore leggero per poi ritrovarsi a vomitare
fuori tutta la bile delle paure e delle ansie ed è così che siamo
la generazione dell'entrata gratuita in discoteca con la consumazione
obbligatoria e proclamiamo il corpo il tempio dell'anima andando in
palestra a esagerare di brutto per poi scopare senza preservativo
perché siamo anche la generazione dell'amore senza sesso che è una
barzelletta e del sesso senza amore che magari esistesse perché in
pochi l'hanno provato e Dio abbia in gloria tutti quegli sfigati
che ci hanno rimesso.
La generazione del tutto sesso ora che
sono libero ma trovo un altro impegno serio che non mi riempie mentre
invece mi fa bruciare di rabbia la situazione sentimentale di chi
prima aveva un posto nel mio petto così roviniamo tutto daccapo e i
romantici ci stanno sul cazzo perché puzzano di mainstream ma
vaffanculo la banalità mentre proviamo l'ebbrezza della gioia ci
sembra di aver scoperto la particella di Dio facendo il caffè nella
moka la mattina presto dopo una notte assieme. Soli.
Siamo la generazione affetta dal
dilemma del porcospino: ci guardiamo l'un l'altro ed abbiamo solo
paura, mentre il freddo ci uccide ed il dolore che potremmo provare
ci atterrisce.
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