foto di Mattia Sangiuliano
Il senso della Resistenza, la forza motrice che ha portato alla liberazione; i valori che hanno portato alla stesura della Carta Costituzionale sono ancora vivi nella nostra società e la possibilità di riportarli alla luce si ripresentano nella quotidianità di ogni singolo nostro gesto. Al di là della retorica autocelebrativa il fondamento di uguaglianza democratica che sottende il senso del 25 aprile è ancora vivo. L'imperativo morale di alzare la testa contro l'ingiustizia e la disuguaglianza: rimanendo essere umani.
Resistere oggi, nel 2015, nel settantesimo anniversario delle liberazione, significa continuare un percorso che, in questi anni non è mai cambiato; accanto ai tricolori alle parate e agli stendardi dell'ANPI, si continua a lottare, lottare per la legalità, contro le mafie, contro i soprusi, contro le disuguaglianze. contro l'ignoranza, nella quotidianità e nell'educazione al senso civico di ogni singolo cittadino. Resistere oggi significa riuscire a saper distinguere, a scegliere, ricordando dagli errori del passato.
In questi giorni la carneficina che, uguale ad altri eventi passati, si ripete sulle coste italiane, e la strumentalizzazione delle morti in mare, dovrebbe far riflettere sul senso di che cosa sia l'oppressione di un sistema fondato sulla paura, l'ignoranza e la semplificazione, e più pressante la necessità di resistere e di rimanere umani.
Oggi e sempre, Resistenza!
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