Foto di @Sangy91 (Mattia Sangiuliano)
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giovedì 30 luglio 2015
martedì 28 luglio 2015
Dylan Dog n° 346: "...e cenere tornerai"
recensione di Mattia
Sangiuliano
La perfetta linea di tiro
del colpo sparato da Recchioni con quel proiettile innescato da
“Spazio profondo”, albo 337, (inaugurante un punto di vista
tutt'altro che banale o secondario, accennato dallo stesso Recchioni
nell'editoriale del mese, a inizio albo), centra il bersaglio in
questo albo di DD mandando in schegge il nostro eroe; una
traiettoria, quella del colpo sparato dal curatore, che ha
attraversato tutti i numeri sino ad ora pubblicati in questa nuova
fase editoriale dell'indagatore dell'incubo, aprendo nuovi passaggi,
esplorando altri abissi, sino ad arrivare a scavare, in questo albo,
un lato inesplorato dell'indagatore dell'incubo; riuscitissimo colpo
di quel Recchioni contestato aspramente ma alla fine grossomodo
sempre più apprezzato – o per lo meno tollerato – da quello che
si può leggere qua e la sulla rete; resistono sacche di pochi
nostalgici di non si sa quale vecchio imprecisato regime di DD –
forse di un filone talmente fedele all'Indagatore, da non avere uno
smartphone o un pc (sda – sarcasmo dell'autore) – e che
invariabilmente non apprezzano neppure una virgola del nuovo corso di
DD.
mercoledì 8 luglio 2015
sabato 4 luglio 2015
“All'Avogadro si cominciava a ottobre” di Marco Aime.
Tra spazio e tempo, “cose” e storia.
recensione di Mattia
Sangiuliano
“All'Avogadro si
cominciava a ottobre, autobiografia di un quinquennio”, Marco Aime;
Agenzia X, Milano, 2014, pp. 241 (14€).
1970/1975,
questo è il quinquennio preso in esame dall'antropologo Marco Aime.
Perché proprio cinque anni? Perché cinque anni sono il periodo di
durata delle superiori. Perché proprio dal 1970 al 1975? Perché
questo è il periodo in cui lo stesso Aime frequenta l'ITIS di Torino
conosciuto con il nome di Avogadro, Avo per gli amici, scuola tecnica
e non solo.